La storia del cioccolato di Modica: un vero prodotto glocal da sempre
In Europa è rimasto solo a Modica...
A Modica il cioccolato è una lavorazione domestica prima che un prodotto da pasticceria. Lo è stato per secoli fino a pochi anni fa.
Si preparavano, una volta l’anno, le materie prime (massa di cacao, zucchero e spezie - cannella o vaniglia tradizionalmente) sciolte e mescolate anche con dell’amido. Venivano fatte infine solidificare in forma di barretta da 100 gr a tronco di piramide con 4 tagli (la forma è rimasta uguale fino ad oggi e ogni taglio quadrato era la dose per una tazza di cioccolata), pronte per essere, quando lo si desiderava, sciolte nell’acqua per farne a cicculata, bevanda molto diversa dalla cioccolata calda che oggi conosciamo.
Modica è uno dei pochissimi luoghi in Europa dove si continua a preparare il cioccolato come si faceva anticamente, è una sopravvivenza delle origini del cioccolato che altrove si è persa.
Solo da pochi decenni lo si usa mangiare solido, avendo tolto l’amido utile ad addensare la bevanda.
La domanda interessante è: come mai proprio qui, pur con qualche trasformazione, è rimasta questa ricetta?
Probabilmente solo qui la preparazione del cioccolato era penetrata almeno dal XVIII secolo nella quotidianità di molte famiglie, non solo di quelle nobili (che sono andate sparendo fra ‘700 e ‘800), ma anche di quelle borghesi, divenendo così una delle centinaia di preparazioni gastronomiche tipiche.
Passò poi, a fine ottocento ai caffè, che lavoravano e vendevano tutti i prodotti coloniali (caffè, cacao, spezie) e divenne nel ‘900 anche una risorsa per la sopravvivenza dei più poveri, come vedove e disabili, che riuscivano a ricavare una misera entrata, acquistando a credito le materie prime, producendo con esse in casa il cioccolato e vendendolo porta a porta nelle città intorno.
Si veda il documentario "Pasta Amara" di Ivano Fachin: il trailer
È un prodotto sia radicato nella storia e nella società di questo territorio, sia legato al mondo, giacché gli ingredienti arrivano e sono sempre arrivati da molto lontano, essendo sia il cacao che le spezie prodotti in aree tropicali.